Con la presente io sottoscritto Salvatore Alessandro Melillo in qualità di Segretario Nazionale CISAL SINALV e sottoscrittore con CISAL TERZIARIO del CCNL in oggetto, sono ad offrire, oltre alla mia presenza qualora la riteniate opportuna per un confronto anche tecnico in merito all’oggetto della presente, documentazione che meglio può semplificare e chiarire la lettura del nostro CCNL VIGILANZA INVESTIGAZIONI E SERVIZI FIDUCIARI CISAL SINALV E CISAL TERZIARIO.
Ci teniamo a precisare che la contrattazione della CISAL con altre Organizzazioni datoriali opera da anni nel settore del terziario ed è stata dichiarata pienamente legittima in sede giudiziaria, ai sensi e per gli effetti dell’art.39 della Costituzione che garantisce, senza alcun dubbio, piena cittadinanza al diritto di libera contrattazione nel rispetto, ovviamente, della sufficienza della retribuzione di cui all’art.36 della stessa Carta Costituzionale.
Come certamente a conoscenza di tutti gli Enti e Istituzioni coinvolte o interessate, in particolar modo del settore Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari, sia la CISAL, sia le Organizzazioni datoriali che con essa hanno stipulato i contratti nazionali di lavoro sono classificate come comparativamente o maggiormente rappresentative nel settore privato anche dal decreto legislativo del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 agosto del 2013, con ciò superando ogni dubbio sulla validità della contrattazione.
Insindacabile è, inoltre, secondo la normativa vigente e la costante giurisprudenza, la facoltà del Datore di lavoro di scegliere in qualsiasi momento il CCNL da applicare, fermo l’obbligo – in caso di passaggio da altro CCNL – di salvaguardare la retribuzione dei Lavoratori.
In proposito proprio la stessa contrattazione CISAL prevede esplicitamente che in questi casi ai Lavoratori debba essere salvaguardata la retribuzione.
A tale riguardo, inoltre, va precisato che i contratti c.d. minoritari hanno la stessa valenza degli altri, purché vengano rispettate le leggi che lo Stato pone a tutela dei lavoratori e venga garantita una retribuzione sufficiente, che nel caso del settore Vigilanza – Servizi Fiduciari, è analoga, se non addirittura superiore, alle retribuzioni previste per i Servizi Fiduciari dal CCNL della Vigilanza sottoscritto dai Sindacati che contestano l’applicabilità da parte degli Istituti di Vigilanza che applicano il CCNL Vigilanza sottoscritto dalla CISAL, in particolar modo dal noto Istituto di Vigilanza di Napoli. Detta circostanza trova conferma nel verbale di ispezione n.NA00004/2016-408-01 DEL 21/12/2016 eseguito dalla DTL di Napoli che non ha adottato alcun provvedimento sanzionatorio di natura amministrativa o penale e dal verbale risulta che “…relativamente alle retribuzioni tabellari dei vari livelli, si discosta lievemente dal vecchio contratto applicato, a volte anche in positivo, ad eccezione della carenza malattia disciplinata in maniera diversa dal vecchio contratto applicato.
E’ dunque opportuno precisare che il CCNL Vigilanza, recentemente stipulato dalla CISAL è stato altresì redatto “con la consulenza giuridica della Fondazione Studi Consulenti del lavoro che ha esaminato la parte normativa” ritenendola coerente con il quadro giuridico di riferimento”.
Ovviamente gli aspetti contributivi devono essere regolati – come ha ricordato Il Ministero del Lavoro attraverso varie circolari – come da legge, nonché secondo le indicazioni dell’INPS (cfr. Circolare Inps n.11 del 27 gennaio 2016), ma ciò riguarda tutti i contratti siano essi sottoscritti da Cgil, Cisl, Uil e Ugl che da CISAL.
Per inciso va detto che la Confederazione CISAL è firmataria dell’accordo sulla rappresentatività con Confindustria e Confservizi.
In particolar modo ci preme evidenziare come siano state le altre associazioni sindacali ad avere aperto un vasto panorama di CCNNLL sulla Sicurezza Sussidiaria (CCNL Multiservizi di UILTuCS, CCNL Servizi Fiduciari di CGIL e CISL) a cui si aggiunge quello delle Agenzie Investigative e Sicurezza Sussidiaria di UGL, per non dimenticare che la stessa UILTuCS non sottoscrivendo l’attuale seppur scaduto CCNL di CGIL e CISL della Vigilanza Privata, ha tentato per oltre un anno di sottoscrivere un proprio CCNL con Federsicurezza / UNIV e Assvigilanza
In merito alla perdita economica derivante ai lavoratori dall’applicazione del CCNL CISAL in oggetto, precisiamo che lo stesso nasce in un momento storico di grossa difficoltà di settore e vuole essere un valido mezzo di contrasto al “cd. dumping contrattuale”, visto che prevede <un vero livello di ingresso> determinato nel tempo e non ripetibile, al contrario del CCNL di CGIL CISL e UGL dove si pone come uno degli elementi di conflittualità determinando spesso anche i mancati cambi appalto. Infatti vi è sempre la possibilità di assumere una GPG dal 6° livello come neoassunto (2 anni al 6° livello, 2 anni al 5° livello per poi acquisire il 4°, che è il livello di appartenenza della GPG che non ha incarichi particolari); condizione a nostro avviso in contrasto anche con l’art. 2103 c.c. Per non parlare del demansionamento imposto alle GPG con l’eliminazione dalla classificazione del personale del 4° livello super e del 3° livello super e passando d’imperio i lavoratori al livello inferiore, prevedendo tra l’altro che anche il 3° livello svolga mansioni di 4° livello per effetto della polifunzionalità delle mansioni previsto dal CCNL di CGIL CISL e UGL.
Al fine di evitare di essere troppo prolissi ci limitiamo a dire che nella loro Sezione Servizi Fiduciari è stato fatto di peggio, portando la retribuzione ad oggi (compresa di tutti gli aumenti salariali dal 2013) di un operatore formato a 950 € lordi per 13 stipendi, senza remunerargli il lavoro notturno in quanto non previsto dal CCNL. Infine il livello di ingresso – il livello F – prevede oggi una retribuzione di soli 817,14 €, tant’è vero che ad oggi la retribuzione “PIRATA” che viola l’art.36 della Costituzione è proprio quella derivante dal CCNL Cgil, Cisl e Ugl, perlomeno a giudizio del Tribunale Lavoro di Milano (sentenza n. 1977/2016) che ha accolto un ricorso di una lavoratore che ne impugnava l’esiguità ed insufficienza.
Infine il CCNL Cisal va letto con onestà intellettuale e nella sua interezza perché presenta profili ed istituti innovativi che oltre a privilegiare la flessibilità, la contrattazione di secondo livello ed il welfare aziendale, nell’ottica di salvaguardare l’occupazione e di garantire al contempo una retribuzione sufficiente legata alla presenza ed alla produttività, reintroduce diritti ormai dimenticati per questa tipologia di lavoratori.
Pertanto, avendo la CISAL l’obiettivo di far crescere un settore in profonda crisi, ritenendo le argomentazioni di CGIL CISL UIL e UGL assolutamente sterili strumentali e destituite di fondamento, ribadiamo la nostra disponibilità anche ad un tavolo congiunto, e/o tecnico, in merito alle eventuali osservazioni, discrepanze, anomalie o quant’altro vogliate evidenziarci al fine di chiarire la fattispecie prospettata e poter dare finalmente certezze ai lavoratori e alle aziende che operano nella vigilanza e nei servizi fiduciari.