Io sottoscritto Salvatore A. Melillo, in qualità di Segretario Generale della O.S. CISAL SINALV sono costretto a proclamare nuovamente lo stato di agitazione A LIVELLO PROVINCIALE negli Istituto di Vigilanza di Milano, Lodi e Como in quanto vi sono troppe anomalie che devono essere sanate nel minor tempo possibile, al fine di tutelare i nostri associati.
Infatti per quanto attiene la tematica urgente per la quale si è deciso di aprire nuovamente lo stato di agitazione a livello inter-provinciale di Milano, Monza, Lodi e Como è l’assenza di dialogo ormai consolidato nelle gestione dei cambi d’appalto ove le aziende senza seguire il dettato contrattuale in materia, previsto dagli art. 24 e succ. del CCNL di settore, che mentre da un lato costringono le GPG a firmare le dimissioni alla società uscente e l’assunzione alla società subentrante, rendendo così il cambio d’appalto una semplice procedura di assunzione ex novo di Guardie Giurate che perdono i propri diritti per mantenere il posto di lavoro… quando il cambio appalto va <<per così dire >> bene, oppure il mancato rispetto di questa norma, dimostratasi non vincolante “mancando una norma coercitiva che costringa le società ad effettuare il cambio appalto nei termini previsti almeno dal CCNL”, che genera o meno assunzioni di quelle dovute per effetto del cambio appalto stesso di modo che la società subentrante, per far fronte alle inferiori tariffe offerte, integri il personale sull’appalto con nuovi assunti a livelli e condizioni economiche inferiori (ad es. senza scatti e col 6° livello), oppure come spesso accade, si cavilla per non formalizzare alcun cambio d’appalto in modo da essere liberi di assumere anche lo stesso personale impiegato sull’appalto, magari licenziato per G.M.O., alle condizioni libere di mercato.
Nonostante i ripetuti solleciti, le varie iniziative e lo stallo degli incontri tenutisi nei mesi scorsi presso la Prefettura di Milano (ultimo incontro tenutosi a settembre 2015 con la presenza di tutte le OO.SS. di categoria, associazioni datoriali e Ministero del lavoro), proprio in materia di NETWORK e CAMBI APPALTO, al fine di continuare a tutelare i lavoratori della Vigilanza Privata, siamo costretti a procedere con lo stato di agitazione.
Al tutt’oggi quindi i problemi segnalati nelle nostre precedenti comunicazioni, sono rimasti pressochè irrisolti e di riflesso i nostri precedenti incontri sindacali non sono serviti a nulla, tanto che al tutt’oggi addirittura siamo stati tirati in ballo dalle altre oo.ss. a cui il loro “mancato lavoro nel settore” ha generato così tante difficolta, che alla prima occasione vogliono addossarci con slogan e azioni risibili, atteso che le problematiche da noi evidenziate sono sorte ben prima il mese di ottobre 2015, data di entrata in vigore del nostro CCNL CISAL.
Attesi 5 (cinque) giorni previsti dalla normativa, per chiarire la situazione creatasi, in assenza di convocazione o comunicazione, saremo costretti a procedere con le iniziative sindacali di legge.
Quanto sopra, in rispetto delle regole sulla procedura di raffreddamento, a fronte dello stato di agitazione aperto in ossequio a quanto previsto dall’art. 2 della Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili e delle altre misure di cui all’art. 2 comma 2, 1. n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, per il settore della vigilanza, sicurezza e ordine pubblico adottata dalla Commissione di garanzia con delibera n. 06/431 del 19 luglio 2006 e pubblicata in G.U. n. 183 dell’ 8 agosto 2006.
In attesa di riscontro, fraterni saluti.
Salvatore A. Melillo