Finalmente sono arrivate le istruzioni INPS rivolte ai datori di lavoro che versano ai propri dipendenti il bonus 200 euro e devono recuperare la somma.
Secondo quanto anticipato dal Decreto Aiuti 2022 che ha introdotto la misura, infatti, l’erogazione genererà un credito che potrà essere compensato in sede di denuncia contributiva mensile. L’INPS ha dato anche chiarimenti sui beneficiari del bonus.
Il Decreto Aiuti 2022, ha concesso a diverse tipologie di soggetti in situazione di bisogno, lavoratori, disoccupati, pensionati, percettori di reddito di cittadinanza, un bonus di 200 euro una tantum per contrastare l’aumento dei prezzi energetici e dei beni di consumo.
Con messaggio n.2397 del 13 giugno 2022 l’INPS fornisce precisazioni sui beneficiari del bonus 200 euro e le istruzioni per l’esposizione del relativo credito, da parte dei datori di lavoro, sul flusso Uniemens per recuperare la somma erogata.
Affinché il datore di lavoro possa procedere nell’erogazione del bonus di 200 euro, il lavoratore deve fornire al datore di lavoro una dichiarazione nella quale attesti di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32 (pensione e Reddito di Cittadinanza).
L’INPS ha precisato che l’indennità una tantum di 200 euro è riconosciuta in automatico, in misura fissa, una sola volta anche nel caso in cui siano titolari di più rapporti di lavoro. Pertanto, il lavoratore, laddove titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità una tantum a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro.
In questi giorni hanno fatto girare molti tipi di dichiarazioni, tra tutte quella che a nostro avviso è più corrispondente a quanto viene richiesto di dichiarare deve contenere quanto alleghiamo :
PS. Come avevamo correttamente interpretato, così come confermato dal messaggio INPS di accompagnamento alle istruzioni fornite ai datori di lavoro, il dipendente non è obbligato a consegnare all’azienda l’autodichiarazione sul possesso dei requisiti non noti (non essere titolare di pensione né del Reddito di Cittadinanza), sciogliendo in parte uno dei principali dubbi in vista della scadenza delle buste paga di luglio.