A distanza di pochi giorni dall’inontro tenutosi a Roma presso il Ministero del Lavoro, non possiamo non commentare con indignazione quanto è accaduto, ossia la concessione della mobilità ad IVRI Spa per licenziare 138 lavoratori tra Milano e Torino (n. 60 GPG + 12 graduati con funzioni di comando su Milano e n. 66 GPG su Torino).
Ci risulta, come dichiarato dalle stesse OO.SS. confederali nell’unica assemblea fatta in merito alla mobilità, che l’IVRI non li convocava, che non avevano ricevuto notizie e che avrebbero fatto un articolo 28 per questi fatti. Eppure il giorno 14.2.2014, al Ministero del lavoro, con solo 4 ore, sono riusciti a ricevere le info necessarie, valutarle e autorizzare i licenziamenti proposti da IVRI (ricordiamo che già a fine dicembre si parlava di questi numeri per giungere ad un accordo) QUINDI A COSA E’ SERVITO IL LORO INTERVENTO ?!?
Non possiamo che provare una grossa …. “indignazione” per chi senza dare peso ai lavoratori, decide per loro, e sempre a loro sfavore !
Ma come è possibile che sia i sindacati che il Ministero del lavoro non hanno dato alcun peso al fatto che in IVRI non c’è un reale esubero di personale, visto che si fanno troppe ore di lavoro straordinario (più di 400.000 all’anno solo in Lombardia, a Milano sono oltre 300.000) ma economico, di cassa, di finanziamento, per cui la mobilità non porterà alcun beneficio alle sorti aziendali, anzi, ne peggiorerà il livello economico, alzando ancora di più la vertenzialità, che è già al massimo.
Ci meravigliamo soprattutto del sindacato confederale che non ha firmato nemmeno il CCNL e ha sempre sostenuto che IVRI a Milano non ha esuberi, anche quando si è discusso della Cassa Integrazione l’anno scorso fece una propria dichiarazione a verbale che sosteneva l’assenza di veri esuberi …. e ora che fa ??? Firma la mobilità !!! Nonostante la rima, direi che sono davvero fuori “dalla coerenza”.
Le altre due sigle confederali invece a Lodi ebbero la faccia tosta a dicembre 2013 di smentire le nostre preoccupazioni, sostenendo che non avevano notizie delle difficoltà di Ivri su Milano. Ovvimente anche loro hanno sottoscritto la concessione della mobilità. Così, la triplice si è riunnita. Almeno potremo dire che la mobilità IVRI è servita a ricongiungerli. Che amara consolazione, ma purtroppo un senso a questa situazione deve essere dato, perchè il loro comportamento davvero non ha giustificazioni. Ci auspichiamo che se ne assumano le proprie responsabilità a tempo debito !!!