Con accoglimento totale il Tribunale di Venezia annulla il licenziamento imposto ad una GPG di CIVIS Mestre che si era rivolto a noi nel giugno 2017 per essere tutelato in merito al licenziamento intimato per Giustificato Motivo Oggettivo a fronte della perdita dell’appalto ENEL e per il quale era stato fatto un accordo di cambio appalto per noi non in linea col dettato del CCNL.
Dopo una lunga serie di udienze e dopo quasi 10 mesi dal licenziamento, il Giudice di Venezia ha accolto totalmente il ricorso da noi presentato e ha condannato la CIVIS a riassumere il lavoratore annullando il licenziamento e condannando l’azienda a risarcire, fino ad un massimo di 12 mesi, la GPG (decurtando dal dovuto la somma percepita in corso di causa) oltre al pagamento delle spese legali a favore del ns avvocato.
L’Ordinanza emessa ex Legge Fornero è importantissima poichè conferma il nostro punto di vista in merito a tutti quei licenziamenti inflitti automaticamente ad ogni cambio appalto – anche quando la GPG non era impiegata stabilmente in via continuativa o da maggior tempo sull’appalto – che sono fatti tutti in violazione di legge, poichè questo modus operandi dei datori di lavoro attribuisce una ulteriore tipologia di licenziamento alle uniche e sole possibili in Italia, in quanto previste dalla legge “giusta causa o giustificato motivo” !
NON ESISTE ANCORA IL LICENZIAMENTO “AUTOMATICO” PER PERDITA DI APPALTO NEL NOSTRO ORDINAMENTO GIURIDICO …. La perdita di appalto può essere al massimo un motivo che può indurre il datore di lavoro a procedere secondo la procedura di licenziamento per G.M.O. se non vi è ovviamente possibilità di ripescaggio, poichè RIBADIAMO che la perdita di appalto di per se non può giustificare il licenziamento COSI’ E’ STATO SANCITO OGGI anche dal Tribunale di Venezia con Ordinanza ex art. 1, comma 49, l. 92/2012 n. cronol. 2098/2018 del 04/04/2018 – RG n. 2081/2017