Una amara riflessione sulla pronuncia del TAR sull’applicazione del CCNL nei Servizi Fiduciari
Per poter correttamente commentare, bisognerebbe conoscere tutti i fatti che hanno portato a tale decisione, ma seppur non conoscendo nei dettagli la vicenda, possiamo affermare con serenità che comunque non ci meraviglia in quanto una cosa è stabilire il minimo retributivo che i giudici possono prendere da altro ccnl come parametro per garantire una retribuzione rispettosa dell’art 36 cost. e ben altra cosa è pretendere, come avrebbe fatto l’INPS tramite gli ispettori di Como, l’applicazione del ccnl Multiservizi : cosa che nessuno può imporre al datore di lavoro vista la disapplicazione dell’art 2070 c.c.
Il problema a nostro avviso rimane sempre lo stesso… la scarsa rappresentanza dei sindacati della triplice in questo settore che ormai dovrebbe essere palese a tutti che non hanno più forza nella lotta ai diritti, visto le continue perdite sul piano degli istituti contrattuali e di riflesso la scarsa partecipazione dei lavoratori alla lotta sindacale, probabilmente perché troppo delusi e consapevoli di cosa sono oggi questi sindacati
Quindi il problema non è come si chiama il CCNL ma il perché la triplice ha deciso di firmare il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari con aumenti che comunque non garantiscono una retribuzione dignitosa così come l’art 36 della costituzione invece impone.
Eppure hanno avuto ben 8 anni per lottare x garantire uno stipendio non da fame
Ma davvero dobbiamo aspettarci che giudici, ispettori o Robin Hood facciano ora quello che in 8 anni non hanno fatto quei sindacati che però ad ogni occasione si auto proclamano indiscussi leader del settore… certo che ne hanno di coraggio… e faccia tosta !!!